“Davvero il Signore è risorto”

Lettera Pastorale di mons. Beniamino Pizziol alla Diocesi di Vicenza, 8 settembre 2012
 
Proposta pastorale per l’Anno della Fede


Dopo aver sentito il Consiglio pastorale diocesano, il Consiglio presbiterale diocesano, i Vicari foranei e i Direttori degli uffici diocesani, offro alle comunità parrocchiali, alle comunità dei religiosi e delle religiose, agli istituti secolari, a tutto il popolo di Dio e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, questa proposta pastorale che mira a introdurre l’Anno della fede, da vivere a livello personale e comunitario, per una rinnovata testimonianza evangelica nella Chiesa e nel mondo.
Desidero ritmare questa proposta seguendo i quattro momenti che si possono cogliere dalla narrazione dell’episodio dei discepoli di Emmaus in Luca 24, 13 – 35:

 
1. Fuga da Gerusalemme.
2. Sulla via di Emmaus:
a. Di che cosa discutete?
b. Stolti e lenti di cuore a credere.
3. La sosta a Emmaus.
4. Il ritorno a Gerusalemme.
 
Queste  indicazioni  intendono  delineare  l’orizzonte  dentro  il quale ogni singola comunità ecclesiale è chiamata a declinare, secondo la fantasia suscitata dallo Spirito, i gesti e le parole più convenienti al dinamismo sacramentale dell’anno liturgico.


1. Fuga da Gerusalemme
Riflessione sui contenuti della fede:
• lectio divina su alcune icone bibliche, come itinerario di fede;
• approfondimento del “Credo apostolico”;
• studio di un documento o di un tema particolare del Concilio Vaticano II.
 
2. Sulla via di Emmaus
Testimonianza di fede in tutti gli ambienti dell’umana esistenza:
• come testimoniare la fede in famiglia (curare la stesura di un sussidio per le famiglie) nella scuola, nel mondo del lavoro, nel quartiere, nel territorio, nel mondo del volontariato e dell’associazionismo, nel tempo libero;
• alcuni gesti preparatori  al Festival biblico, inteso come un “cortile dei gentili”, sul tema “Libertà e fede”;
• l’esperienza del pellegrinaggio nei santuari presenti nel territo- rio della Diocesi, ma anche a Gerusalemme.
 
3. La sosta a Emmaus
A partire dalla celebrazione dell’Eucaristia, dare alla propria vita una forma eucaristica, a livello personale e comunitario:
• celebrare e vivere l’Eucaristia domenicale e festiva come il centro e il cuore della vita e della missione della comunità cristiana;
• testimoniare il rapporto inscindibile tra Eucaristia e carità, anche attraverso un gesto di solidarietà a livello diocesano;
• far generare dall’Eucaristia “nuovi stili di vita”, come singoli, famiglie, comunità.
 
4. Il ritorno a Gerusalemme
L’Eucaristia è viatico, cibo per coloro che sono in cammino “panis viatorum” (pane dei pellegrini):
• approfondimento sull’articolo del Credo niceno-costantinopolitano: “Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica”;
• approfondire il nesso tra fede, vocazione e vocazioni;
• pellegrinaggio alla Cattedrale e pellegrinaggio a Roma.

 

 

 
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01/07/2013