Appendice
Il Vescovo chiede che nel corso dell’anno ogni gruppo parrocchiale dei catechisti dedichi almeno un incontro prolungato per confrontarsi sulle indicazioni contenute nella Nota e decidere i passi più opportuni per incamminarsi verso l’orizzonte indicato.
Suggeriamo alcune domande che possono far da guida in questa ricerca.
1 UN CONTESTO NUOVO
Nella Nota si fa cenno ad alcuni aspetti che sono il segnale di un profondo cambiamento del contesto sociale, culturale e religioso nel quale le nostre comunità sono immerse.
Quali segni di questa trasformazione notiamo nelle nostre comunità e attorno a noi?
Quali dei nodi problematici indicati ritroviamo nelle nostre comunità, nelle famiglie e nei percorsi di iniziazione?
Condividiamo i tre passi suggeriti (n. 3, 6 e 9)? Cosa possiamo fare, concretamente, per compierli?
Nella Nota si fa cenno ad alcuni aspetti che sono il segnale di un profondo cambiamento del contesto sociale, culturale e religioso nel quale le nostre comunità sono immerse.
Quali segni di questa trasformazione notiamo nelle nostre comunità e attorno a noi?
Quali dei nodi problematici indicati ritroviamo nelle nostre comunità, nelle famiglie e nei percorsi di iniziazione?
Condividiamo i tre passi suggeriti (n. 3, 6 e 9)? Cosa possiamo fare, concretamente, per compierli?
2 UN ORIZZONTE NUOVO
La grande sfida che si presenta con sempre maggiore urgenza alle nostre comunità è la sfida della missione.
Quali sono i «segni dei tempi» che l’attuale contesto ci affida?
Condividiamo i tre passaggi indicati in “Cuori missionari” (n. 11, 12, 13)? Cosa ci convince e che cosa ci appare problematico di essi?
Cosa significa per noi avvicinarci alle famiglie con le attenzioni indicate al n. 14?
Rispetto ai cambiamenti indicati in “Mani missionarie” (n. 16, 17, 18) che cosa abbiamo già avviato e che cosa dobbiamo ancora avviare?
La grande sfida che si presenta con sempre maggiore urgenza alle nostre comunità è la sfida della missione.
Quali sono i «segni dei tempi» che l’attuale contesto ci affida?
Condividiamo i tre passaggi indicati in “Cuori missionari” (n. 11, 12, 13)? Cosa ci convince e che cosa ci appare problematico di essi?
Cosa significa per noi avvicinarci alle famiglie con le attenzioni indicate al n. 14?
Rispetto ai cambiamenti indicati in “Mani missionarie” (n. 16, 17, 18) che cosa abbiamo già avviato e che cosa dobbiamo ancora avviare?
3 PERCORSI NUOVI
Il Vescovo ci propone di vivere la “settimana della comunità” come una opportunità di sosta, riflessione e preghiera, rivolta a tutti, sospendendo, se possibile, anche le normali attività pastorali per convergere insieme nella preghiera e nell’ascolto della Parola.
La Nota sottolinea, poi, che la grande sfida che sta davanti a noi non è tanto quella di immaginare nuove attività «per» i ragazzi, ma quella di aiutare i genitori, le famiglie e gli adulti a fare dei percorsi «con» i ragazzi. Solo così la comunità diventa «grembo» che genera figli alla Chiesa. A questo proposito, ci viene chiesto, come passo da fare per l’anno pastorale 2013/2014, di coinvolgere i genitori, in modo sistematico, dentro i percorsi ordinari di catechismo già avviati.
Come possiamo dar concretezza a queste due proposte tenendo conto della peculiarità della nostra comunità? È possibile, per cercare di essere concreti, dedicare due settimane al mese (per esempio la prima e la terza) alla catechesi con i ragazzi, una (per esempio la quarta) agli incontri genitori/ragazzi, una (per esempio la seconda) alla “settimana della comunità” a cui partecipare come catechisti?
Il Vescovo ci propone di vivere la “settimana della comunità” come una opportunità di sosta, riflessione e preghiera, rivolta a tutti, sospendendo, se possibile, anche le normali attività pastorali per convergere insieme nella preghiera e nell’ascolto della Parola.
La Nota sottolinea, poi, che la grande sfida che sta davanti a noi non è tanto quella di immaginare nuove attività «per» i ragazzi, ma quella di aiutare i genitori, le famiglie e gli adulti a fare dei percorsi «con» i ragazzi. Solo così la comunità diventa «grembo» che genera figli alla Chiesa. A questo proposito, ci viene chiesto, come passo da fare per l’anno pastorale 2013/2014, di coinvolgere i genitori, in modo sistematico, dentro i percorsi ordinari di catechismo già avviati.
Come possiamo dar concretezza a queste due proposte tenendo conto della peculiarità della nostra comunità? È possibile, per cercare di essere concreti, dedicare due settimane al mese (per esempio la prima e la terza) alla catechesi con i ragazzi, una (per esempio la quarta) agli incontri genitori/ragazzi, una (per esempio la seconda) alla “settimana della comunità” a cui partecipare come catechisti?
08/09/2013