OMELIA nella solennità dei Sette Padri Fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria con l’ORDINAZIONE PRESBITERALE di fra Joseph Maria, fra Andrew Maria, fra Alfred Maria, professi nell’Ordine dei Servi di Maria Santuario di Monte Berico, 17 febbraio 2023

Letture: Sir 44,1-2.10-15; Sal 37; Ef 4,1-6.15-16; Gv 17,20-24

 

Padre santo, non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una cosa sola. Con queste parole Gesù ha espresso i suoi sentimenti per affrontare la sua passione. Diversamente da noi che nei momenti più difficili tendiamo a chiuderci nel nostro dolore, Gesù apre il suo cuore al Padre per affidargli i suoi discepoli e tutti coloro che, ascoltando e accogliendo la parola degli apostoli, avrebbero creduto in Lui. Come Gesù e il Padre sono uniti in una relazione di comunione che crea unità, così i credenti dimorando nel cuore di Gesù sono chiamati ad essere uniti nella carità.

Carissimi fra Joseph Maria, fra Andrew Maria, fra Alfred Maria, Gesù incamminandosi verso la pasqua ha pregato per ciascuno di voi. Voi, che avete accolto nella vostra vita il vangelo di Gesù, siete nel cuore del Buon Pastore che ha dato tutta la sua vita per amore degli uomini, per liberarli dal potere del male e della morte. Il Signore Gesù, quando ancora eravate in Uganda, vi ha conquistato e vi ha chiamato a seguirlo sulla via dei consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza. Voi avete risposto con generosità, entrando nell’Ordine dei Servi di Maria. Il vostro cuore è stato toccato anche dalla tenerezza della Madre di Gesù: Maria. E come Lei avete detto il vostro Sì al sogno di Dio. Oggi lo Spirito Santo vi rende partecipi del ministero degli apostoli con l’ordinazione presbiterale.

 

Carissimi, nella vostra storia personale avete incontrato la bella testimonianza di San Carlo Lwanga e un gruppo di ventidue servitori, paggi e funzionari del re di Buganda, oggi Uganda, che conobbero conobbero Cristo e lo seguirono con fedeltà fino al martirio. È anche sulla loro testimonianza che siete stati generati alla fede. Di loro papa Paolo VI ebbe a dire: «Questi Martiri Africani aprono una nuova epoca; oh! non vogliamo pensare di persecuzioni e di contrasti religiosi, ma di rigenerazione cristiana e civile. L’Africa, bagnata dal sangue di questi Martiri, primi dell’èra nuova […], risorge libera e redenta» (AAS 56, 1964, 905-906). E, voi siete testimonianza viva del continente africano nel quale la fede cristiana è giovane e viva.

Camminando sul sentiero dalla vita cristiana così forte e significativa, avete incontrato per grazia un altro gruppo di credenti che noi oggi festeggiamo solennemente: i Sette Fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria. Una compagnia di laici del XIII secolo, mercanti fiorentini, uomini di fede la cui testimonianza parla fino ai nostri giorni. Erano uomini desiderosi di seguire il Vangelo della fraternità e della Carità, perciò decisero di ritirarsi per fare vita comune e penitenza. Erano particolarmente devoti della Vergine Maria. Anche voi li avete incontrati sul vostro sentiero e il carisma dei Servi di Maria ha attirato il vostro cuore.

 

Carissimi fra Joseph Maria, fra Andrew Maria, fra Alfred Maria, con l’ordinazione presbiterale che state ricevendo voi venite costituiti quali uomini di comunione a servizio dell’unità e della comunione del popolo di Dio. Sarà una comunione che non nascerà dalle vostre forze bensì dal dono che siete chiamati a diffondere della riconciliazione anche con il sacramento del perdono. Unità e comunione generata e rigenerata ogni giorno dall’offrire per il popolo e per la vostra comunità religiosa il Pane del cielo e il Sangue della Nuova Alleanza.

 

Il Crocifisso Risorto desidera ardentemente il bene dell’intera umanità. Una umanità ferita fino ai nostri giorni da guerre fratricide, da innocenti ai quali è calpestata la dignità, da divisioni nella vita familiare segnata spesso da violenze. Una umanità ferita dalla pandemia che ha creato nuovi disagi ai nostri ragazzi e adolescenti che gridano a noi: dateci un futuro e una speranza.

Voi venite costituiti oggi artigiani di comunione e di fraternità con il vostro ministero presbiterale a favore di tutta la Chiesa e del vostro Ordine. Con il suo Santo Spirito, Cristo vi chiama ad una nuova missione la cui radice sta nel battesimo, ma ora viene definitivamente esposta al mondo. Io in loro – ha pregato Gesù al Padre – e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo creda che tu mi hai mandato e che li hai amati come ha amato me.

Ecco una ulteriore chiamata nella chiamata: vivere la fraternità nelle Comunità del vostro Ordine laddove sarete inviati. È la prima testimonianza al mondo dell’amore di Dio. E vivere la fraternità presbiterale nel presbiterio che in diverse parti del mondo avrete modo di condividere e incontrare. Vivere la fraternità con il popolo di Dio che in diverse circostanze vi verrà affidato. Ma la prima fraternità nelle vostre comunità renderà credibile anche ogni altro gesto e parola del ministero che oggi vi viene affidato.

 

Noi tutti oggi preghiamo per voi, insieme ai vostri familiari e comunità cristiane in Uganda. Preghiamo perché voi possiate comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto entrando nell’Ordine dei Servi di Maria con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità. E con la pietà del Sette Fondatori, che onorarono con profonda devozione la Vergine Maria, possiate essere presbiteri che conducono al Signore il Santo Popolo di Dio.

 

† vescovo Giuliano