SANTA MESSA CON L’ISTITUZIONE DEI LETTORI(chiesa parrocchiale di San Pietro in Vicenza, 27 aprile 2017)

       Un saluto cordiale a tutti voi, fratelli e sorelle, in modo particolare ai fedeli della parrocchia di San Pietro in Vicenza, con il parroco Don Fabio, il collaboratore pastorale Don Gianni e il diacono Roberto.
       Un saluto riconoscente alla comunità del Seminario, qui riunita con il rettore, Don Carlo, il padre spirituale, Don Damiano, gli educatori e i docenti.
       Un saluto affettuoso a voi, candidati a Lettorato, Marco Battistella e Matteo Nicoletti.
       Un saluto e un ringraziamento di cuore ai vostri genitori, ai familiari e ai parenti.
 
       Questi candidati al ministero istituito del Lettorato sono giovani del nostro Seminario diocesano, che dopo alcuni anni di formazione, con il parere favorevole degli educatori e dei loro sacerdoti, compiono un altro passo verso l’Ordine del Diaconato e del Presbiterato.


       Il rito dell’Istituzione dei Lettori, seppur semplice nella sua struttura, è assai impegnativo per coloro che lo ricevono. Farò su voi candidati una preghiera di Benedizione per invocare la grazia di cui avete bisogno per esercitare il ministero nella Chiesa.
 
       Sarete chiamati a proclamare la Parola di Dio nell’Assemblea Liturgica, a educare nella fede i fanciulli e gli adulti e a guidarli per ricevere degnamente i Sacramenti, a portare l’Annunzio missionario del Vangelo di salvezza agli uomini che ancora non lo conoscono.
 
       È quindi necessario, carissimi Marco e Matteo, che mentre annunziate agli altri la Parola di Dio, sappiate accoglierla in voi stessi con piena docilità allo Spirito Santo e sappiate meditarla ogni giorno per acquistarne una conoscenza sempre più viva e penetrante, ma che soprattutto la testimoniate con la vostra vita.
 
       Alla preghiera seguirà il gesto di consegna della Bibbia, accompagnato da queste parole, rivolte a ciascuno di voi: «Ricevi il libro delle Sante Scritture e trasmetti fedelmente la Parola di Dio, perché germogli e fruttifichi nel cuore degli uomini».


       Cerchiamo ora di comprendere questo gesto ecclesiale e liturgico alla luce delle Sante Scritture che abbiamo ascoltato oggi, e così pure in questi giorni del tempo pasquale, ponendo particolare attenzione al racconto del libro degli Atti degli Apostoli.
 
       Secondo un’antica tradizione — condivisa anche da altre chiese e famiglie liturgiche — durante il tempo di Pasqua si leggono gli Atti degli Apostoli, la storia della “comunità di Gesù Risorto”, “la chiesa pasquale”. Nel libro degli Atti, infatti, viene narrata la storia della prima comunità cristiana, dal giorno di Pentecoste fino alla predicazione di Paolo a Roma. La comunità del Risorto è una comunità evangelizzata ed evangelizzatrice, è una comunità orante, celebrante e missionaria. In questa prima comunità cristiana si è specchiata la Chiesa lungo i secoli e anche noi oggi vogliamo riflettere sull’importanza della Parola di Dio nella vita e nella missione della nostra Chiesa.
 
       Gli Apostoli — che erano stati arrestati e messi in prigione dalle autorità ebraiche — vengono liberati da un angelo del Signore con questo preciso compito: «Andate e proclamate al popolo, nel Tempio, tutte queste parole di vita» (At 5,20).
       Ecco, carissimi Marco e Matteo, che portate il nome di due Evangelisti, il vostro compito di lettori: proclamare al popolo, nel Tempio (in chiesa), la Parola di vita e andare nei luoghi dove la gente si incontra per annunciare testimoniare “le parole di vita”.
 
       San Pietro, nella Seconda Lettera a Timoteo, aveva scritto: «La Parola di Dio non può essere imprigionata» (2Tm 2,9). Il brano degli Atti che abbiamo ascoltato oggi ci presenta gli Apostoli nuovamente davanti al tribunale ebraico, il Sinedrio, accusati di aver trasgredito l’ordine di non insegnare più nel nome di Gesù. Lapidaria e coraggiosa è la risposta di Pietro, condivisa anche dagli altri Apostoli: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini» (At 5,29).
       La Parola non conosce ostacoli, gli Apostoli devono obbedire a Dio, non possono smettere di predicare il Vangelo di Cristo. Lungo i secoli, quanti cristiani li hanno imitati, dando testimonianza — anche a costo della vita — della loro fede nel Risorto! Anche voi e noi tutti, dobbiamo essere testimoni coraggiosi del Vangelo in mezzo al mondo, nelle nostre comunità cristiane, nelle nostre famiglie, in mezzo ai giovani, nei diversi ambiti del nostro impegno sociale.
       Per quanto grandi possano essere le difficoltà, in alcune parti del mondo addirittura le persecuzioni, siamo chiamati ad obbedire a Dio, a essere persone piene della fede pasquale, che si lasciano condurre dallo Spirito, indipendenti rispetto alle mode o alle correnti ideologiche, agli interessi umani, sociali ed economici. Nessuno deve frapporre ostacoli alla parola, all’evangelizzazione!


PREGHIERA PER ACCOGLIERE LA PAROLA 
 
       Apri, o Signore, le nostre orecchie, perché siano ricolme del tesoro del tuo Vangelo: solo così la nostra vita, illuminata e confortata dalla tua Parola, avrà un significato pieno e duraturo.
 
       Apri, o Signore, il nostro cuore, perché impari ad accogliere la Parola di verità che è contenuta nel Vangelo: solo così ci sentiremo pienamente ricolmi del tuo dono.
 
       Apri, o Signore, la nostra bocca, perché dall’abbondanza del cuore accolga il tuo messaggio e lo proclami per la tua gloria e per il bene dei fratelli.
 
       Apri, o Signore, la nostra vita all’incontro con Te, che ci doni, giorno dopo giorno, la tua Parola di verità.
 
       E ora affidiamo a Maria l’esercizio del vostro ministero di Lettori. O Vergine Santissima, Madre di Cristo e della Chiesa, Madonna di Monte Berico, Tu che sei stata la Serva del Signore dona a questi giovani la tua stessa disponibilità all’ascolto della Parola di Dio.
       Apri i loro cuori — e i cuori di tutti noi — alle immense prospettive dell’annuncio missionario del Vangelo ad ogni creatura. Amen. Alleluia.

 

† Beniamino Pizziol
Vescovo di Vicenza