Lucio Turra: “Solo la logica dell’amore può rispondere alla Creazione”

La riflessione del direttore dell'ufficio di pastorale sociale alla veglia per il creato

Care sorelle e fratelli in Cristo e donne e uomini di buona volontà.

Ci immergiamo in questa Veglia per il Creato riconoscendo il dolore, l’odio, le guerre riempiono questo nostro mondo e in questo tempo.

Il tema che è al centro della Veglia per il Creato, ci porta a chiederci ma davvero c’è pace per il Creato?

Intendiamo la Pace che nasce nei nostri cuori e che circonda tutta la nostra esistenza, tutta la vita, tutta la Creazione espressa dall’amore di D-o.

Solo la logica dell’amore può rispondere alla Creazione. Il Creato è generato dall’Altissimo. il Signore della Vita. Egli ci interpella perché Egli stesso è il segno della condivisione, del prendersi cura. Ha chiesto soprattutto ad ogni uomo e ogni donna di condividere questa Creazione, prendendoci cura, custodendola.

Il passo del profeta Isaia ci illumina. Vorrei sottolineare tre espressioni che ci presentano il segno dell’amore del Signore Altissimo.

  1. Il deserto diventerà un giardino (frutteto). Stiamo vivendo un periodo di deserto. Non riusciamo a vedere almeno un’oasi per bagnarci con un po’ d’acqua. Siamo annebbiati. Tuttavia, scopriamo una piccola piantina che tra le dune si fa spazio. Il deserto fiorirà con la costanza e la fedeltà. Dalle piccole cose, dai piccoli gesti il mondo può cambiare. Lo Spirito ci sostiene in questo nostro impegno.
  2. Il giardino è un giardino di giustizia. Ascoltando qualche giorno fa dei podcast, “Di sana pianta”, del professor Stefano Mancuso, docente di neuroscienze all’Università di Firenze. Ci ha spiegato che in Giappone ci sono degli alberi che sono sopravvissuti agli effetti del calore della bomba atomica (seimila gradi centigradi). Si chiamano Hibaku Jumoku (alberi che hanno subito una esplosione atomica). I Giapponesi si inchinano perché sono dei sopravvissuti, anzi dei reduci. Il Creato, la Natura, il mondo vegetale, sa proclamare la giustizia di fronte alla truce violenza umana, quella che purtroppo vediamo ogni giorno. Dobbiamo inchinarci alle piante, all’acqua, ai fiori, al loro profumo. Nella terra le piante ricoprono l’87%della superficie terrestre: il nostro è un pianeta verde, un giardino. L’uomo è presente per una parte infinitesima per il 0,3% della superficie terrestre.
  1. Praticare la giustizia darà pace: la pace con il Creato dipende dal nostro impegno quotidiano, dal vivere la giustizia che è fondamento della convivenza rispettosa della vita umana. La Pace si costruisce se rispettiamo l’umano, se pratichiamo la giustizia. Valutiamo se ciò che facciamo, ciò che esprimiamo, ciò che vediamo, è umano.

Papa Leone ci ha consegnato un tema importante nel mese dedicato al Creato: “Semi di Pace e di Speranza”. Ciascuno di noi pensi di essere un seme e si senta portatore di pace e di speranza. Dobbiamo diventare persone che narrano la pace e la speranza con gesti e stili di vita semplici ma costanti, quotidiani.

Lucio Turra