Sorelle e fratelli carissimi,
la solenne apertura dell’Anno giubilare in Diocesi il 29 dicembre 2024, ha dato il via ad una serie di appuntamenti di Grazia che si estenderanno per tutto l’anno 2025. Afferma papa Francesco: questo anno possa essere per tutti, “un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, porta di Salvezza”.
Come consacrate/i, ci siamo preparati con un anno dedicato alla preghiera. La “lampada della speranza” ha simbolicamente unito le nostre comunità sparse nei 14 vicariati della Diocesi, ha creato una piccola rete di luce, la stessa di Betlemme, che umilmente continua a splendere nel cuore di chi l’accoglie. Tra le macerie di un mondo ferito e confuso, un puntino di luce può essere insignificante, ma per il pellegrino è garanzia di orientamento. Così è la vocazione alla vita consacrata, con i suoi carismi e le sue comunità sparse nel territorio.
L’anno giubilare 2025 ci vedrà pellegrini di speranza sulle vie della pace, riuniti per la celebrazione del giubileo diocesano della vita consacrata nel Santuario Grotta di Lourdes del beato Claudio, a Chiampo, sabato 1° febbraio 2025 alle ore 15.30. Una esperienza di “uscita” dalle consuete sedi celebrative, un segno che esprime il desiderio di seguire Gesù, luce del mondo.
Il vescovo Giuliano sarà con noi a presiedere la celebrazione, arricchita dalla presenza di consacrate/i che celebrano un giubileo consacrazione, (25°, 50°, 60°, 70°…) ma vogliamo invitare anche amici e conoscenti, collaboratori nelle nostre opere o attività pastorali: la Vita consacrata non vive per sé stessa e i carismi, vissuti anche da sorelle e fratelli provenienti da varie parti del mondo e operanti nella nostra Diocesi, sono doni per tutto il popolo di Dio in cammino.
Vivere un anno giubilare significa dare corpo al rinnovamento, alla riconciliazione con noi stessi, con Dio, con gli altri, con il creato, alla liberazione da quanto ci opprime, in primo luogo il peccato. Non a caso l’indulgenza giubilare ne è il segno più caratteristico. La celebrazione eucaristica a Chiampo sarà preceduta dalla possibilità di accostarsi alla confessione sacramentale individuale.
UN SEGNO CONCRETO DI SPERANZA
Nella bolla di indizione del Giubileo, papa Francesco ci esorta “ad essere segni tangibili di speranza per tanti fratelli e sorelle che vivono in condizione di disagio” Spes non confundit n. 10. Ha aperto la seconda porta santa in un carcere. Quest’anno, i consigli USMI e CISM hanno scelto di porre attenzione proprio a questa realtà presente anche nel nostro territorio, sostenendo chi sperimenta l’amara condizione della privazione o della limitazione della libertà personale nelle carceri.
Sono poche le realtà che operano per il delicato passaggio dalla detenzione alla vita normale; nel nostro territorio una di queste è la Casa di Accoglienza per detenuti in pene alternative progetto Jonathan –– in Strada della Paglia, 135 Vicenza. La comunità affidata a laici preparati con la presenza di una comunità di consacrate (sdv), lavora per il delicato passaggio dalla detenzione alla vita normale, per il reinserimento sociale di questi nostri fratelli che sperano in un futuro migliore. Il gesto di carità che ogni anno caratterizza la Celebrazione giubilare, andrà a sostegno di questa realtà.
Quanto prima vi saranno date ulteriori precisazioni non solo per la piccola raccolta di offerte che faremo alle porte del Santuario di Chiampo prima dell’inizio della messa, ma anche per qualche iniziativa di avvicinamento e sostegno che a Dio piacendo metteremo in atto durante l’anno 2025.
La lampada della speranza concluderà il suo pellegrinaggio nella consegna che faremo al termine della celebrazione, a rappresentanti di queste comunità e quindi nella cappella delle carceri. La sua luce continui a ravvivare in noi il dono di essere consacrati per la vita del mondo.
Ci auguriamo che l’Anno Santo favorisca la ricomposizione di “un clima di speranza e di fiducia, segno di una rinnovata rinascita” di cui tutti sentiamo l’urgenza. Maria nostra Madre ci sostenga; i nostri santi fondatori e fondatrici, veri pellegrini di speranza sulle vie della Pace, rendano le nostre relazioni sempre più generative e ci benedicano.
Un cordiale saluto.
don Diego De Rossi delegato per la Vita Consacrata
p. Carlos Eduardo Reynoso T. segretario CISM
sr. Luisella Gosmin delegata USMI