Il vescovo Giuliano presiede la Messa di ringraziamento per i nuovi beati vicentini

Domenica 13 ottobre alle 16 a Villaverla

Domenica 13 ottobre alle 16,00 nella Chiesa di Villaverla (VI) il vescovo Giuliano presiederà la Messa di ringraziamento per i nuovi beati vicentini, fratel Vittorio Faccin, di Villaverla (VI) e padre Giovanni Didonè, di Cusinati di Rosà (VI).

Entrambi missionari saveriani, uccisi il 28 novembre 1964 insieme a p. Luigi Carrara, saveriano bergamasco, ed al sacerdote congolese p. Albert Joubert. Nella memoria collettiva sono stati fin da subito ricordati come i “martiri della fraternità” perché, pur abitando in due missioni diverse, una era a Baraka e l’altra a Fizi, i quattro missionari erano percepiti come una sola comunità dalla popolazione locale.

Lo scorso 18 agosto ad Uvira (diocesi di Uvira, Congo) sono stati dichiarati beati. La celebrazione è stata presieduta dal Cardinal Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa, concelebrata da numerosi vescovi, tra i quali mons. Brugnotto, e diversi sacerdoti, compresi don Simone Stocco, co-parroco dell’unità pastorale Caldogno-Villaverla, e don Andrea Bruttomesso, co-parroco dell’unità pastorale di Rosà-Cusinati.

L’occasione di domenica 13 ottobre permette a tutta la diocesi di Vicenza di rendere grazie per i due nuovi beati, testimoni di una santità che si incontra nella quotidiana missione che ciascuno vive, proprio come i quattro beati della fraternità che hanno vissuto portando in modo semplice il Vangelo a chi non lo conosceva.

Inoltre, questa celebrazione permette di unire i sentimenti di gratitudine alla speranza per il mandato ai missionari in partenza per la prima volta o in ri-partenza per altre terre, momento forte che normalmente viene vissuto nella veglia missionaria.

La diocesi berica ha un terzo motivo di gioia per il mandato ai nuovi gruppi ministeriali che il Vescovo darà riconoscendo loro l’importante ruolo di collaborazione con i ministri ordinati per la vita delle diverse realtà parrocchiali.

“Non mancano i motivi per ringraziare il Signore: la terra berica offre infatti generosamente molti figli e figlie che si dedicano con grande disponibilità a portare l’annuncio del Vangelo in tanti modi”, ha dichiarato il vescovo Giuliano.