Domenica della Passione del Signore Cattedrale di Vicenza, 2 aprile 2023

Nel cuore del tempo, che ci è donato secondo il ritmo annuale, sta la settimana che iniziamo oggi: la settimana santa.

È un cuore che pulsa lungo tutto l’anno con l’incontro settimanale eucaristico, nell’ottavo giorno, la domenica. Senza domenica, cioè senza la pasqua di Gesù donata e accolta nell’Eucaristia e nella carità, il cristiano non può vivere.

Ma nei tre giorni santi: venerdì, sabato e domenica, il mistero del passaggio di Gesù dalla sofferenza e morte verso la risurrezione è più meditato e approfondito. Anzi, viene celebrato in modo da renderci contemporanei a quel Gesù che ha camminato in mezzo a noi.

 

Infatti il racconto della Passione del Signore è relativo ad un fatto realmente avvenuto nella storia. Ce lo ricorda la figura di Pilato, governatore della Giudea, al tempo di Gesù. E quanto è accaduto a Gerusalemme in un preciso momento della storia, appartiene a tutti i tempi successivi della storia, anche i nostri tempi, qui a Vicenza.

Ci riguardano quegli eventi. Ma come? L’evangelista ha sottolineato che un cristiano come Giuda ha tradito Gesù, il Figlio di Dio. E un altro, il più fidato rappresentante della Chiesa che verrà, lo ha rinnegato. Così pure lo tradisce il popolo eletto consegnandolo nelle mani di Pilato. Matteo vuole dirci che nessuno era ed è in grado di fare quello che ha fatto e vissuto Gesù. Egli affronta da solo la passione, anche nel “silenzio” e “abbandono” del Padre. Non ci resta che contemplare il mistero unico, irripetibile e inimitabile della passione e morte di Gesù.

Infatti l’evangelista Matteo – solo lui – racconta l’evento della croce parlando di tenebre, terremoto, apertura delle tombe, strappo del velo del tempio. Sono le caratteristiche del giudizio finale della storia. La storia prima della pasqua di Gesù e quella successiva corre tutta incontro al Signore risorto. Con ogni morte si apre la reale possibilità di con-risorgere con Cristo, come afferma l’apostolo Paolo (Ef 2,6).

 

 

† vescovo Giuliano