Carissimi,
ogni anno, nella prima settimana di luglio, vengono pubblicati, nel settimanale diocesano ‘
Intendo ringraziare tutti i sacerdoti e i diaconi per la dedizione e l’amore alla Chiesa e per la sincera, cordiale e condivisa obbedienza che hanno manifestato al Signore, nella persona del Vescovo.
Come potete vedere, vi sono degli avvicendamenti che riguardano alcuni parroci, alcuni educatori del Seminario e qualche ufficio diocesano. Non è stato possibile provvedere, entro questa data, a tutte le situazioni di necessità; pertanto qualche altra nomina, compresa la destinazione di alcuni diaconi permanenti, sarà comunicata nella prima settimana di settembre. E’ stato per me fonte di consolazione e di gioia intravedere in questi confratelli presbiteri una disponibilità piena nel lasciare, con grande senso di responsabilità e gratuità, il compito finora esercitato e nell’assumere con serenità e generosità il nuovo incarico assegnato. Sento il dovere, anche a nome vostro, di esprimere a loro tutta la mia stima e la mia gratitudine per il prezioso, intelligente e generoso servizio svolto alla nostra Chiesa diocesana: ‘Gli uomini vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli‘ (Mt 5,16).
Mi rivolgo, ora, a voi carissimi fedeli, seminaristi, parrocchiani, collaboratori diocesani, invitandovi ad accogliere con tutto il cuore e con tutta la mente, senza alcuna riserva, questi nostri fratelli presbiteri e diaconi. La nostra Chiesa è una comunità di battezzati, di figli di Dio e di fratelli, non un’organizzazione sociale, seppur umanamente meritoria. Siamo chiamati a vivere quella ‘spiritualità di comunione’, di cui parlava il beato Giovanni Paolo II: ‘Spiritualità della comunione significa capacità di sentire il fratello di fede nell’unità profonda del corpo mistico, dunque, come ‘uno che mi appartiene’, per saper condividere le sue gioie e le sue sofferenze, per intuire i suoi desideri e prendersi cura dei suoi bisogni, per offrirgli una vera e profonda amicizia. Spiritualità della comunione è saper ‘fare spazio’ al fratello, portando ‘i pesi gli uni degli altri’ (Gal 6,2) e respingendo le tentazioni egoistiche che continuamente ci insidiano e generano competizione, carrierismo, diffidenza e gelosie‘ (Novo Millennio Ineunte, n. 43).
La spiritualità di comunione sia la nostra umile e povera testimonianza nella chiesa e nel mondo. A tutti chiedo una preghiera accorata per le vocazioni al Ministero ordinato, alla Vita consacrata e al sacramento del Matrimonio, perché la messe è abbondante e vasta ma gli operai sono pochi.
Su tutti invoco abbondanti e generose benedizioni del Signore.
‘ Beniamino Pizziol
Vescovo di Vicenza
Vicenza, 1 luglio 2013