per l’anno 2015 - 2016
PENSIERO CONCLUSIVO
Se Dio è “misericordioso e pietoso, lento all’i- ra e ricco di amore e di fedeltà” (Es 34,6), anche l’uomo, l’essere che più gli somiglia (cfr. Gen 1,26), è chiamato a condividere fino in fondo questa “divina lentezza”, frenando il flusso rapidissimo dei giudizi, e ad essere verso gli altri uomini sempre più misericordioso. “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”, ci esorta Gesù (Lc 6,36), associando la somiglianza dell’uomo con Dio a questo suo particolarissimo atteggiamento verso i peccatori. È come se Gesù avesse detto che gli uomini somigliano a Dio non quando giungono all’apice delle loro doti di intelligenza, di bravura e di forza, ma nel momento in cui imparano a perdonarsi tra di loro. Dal momento che Dio manifesta la sua “onnipotenza soprattutto nella grazia del perdono”, si può affermare che anche l’uomo raggiunge il vertice della sua grandezza quando diviene capace di perdonare. Dio è “ricco di misericordia” (Ef 2,4) e, in Gesù, a questa ricchezza unilaterale e gratuita l’uomo peccatore può attingere a piene mani. A patto che a sua volta la faccia diventare scambievole e reciproca con i suoi fratelli.
Ecco la “benedizione” che, con affettuosa sollecitudine invoco di cuore sulla nostra Chiesa all’inizio del nuovo Anno pastorale: Dio ci doni la sua misericordia! Solo così, nello stupore e nella gioia per la misericordia che ci viene usata, il tempo che il Signore ci mette a disposizione sarà “anno di grazia” da condividere con tutti.
Ci uniamo a Papa Francesco nel pregare fin d’ora con le parole che lui ci suggerisce per preparare il Giubileo straordinario:
tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste,
e ci hai detto che chi vede te vede Lui.
Mostraci il tuo volto e saremo salvi.
Il tuo sguardo pieno di amore liberò Zaccheo e Matteo dalla schiavitù del denaro;
l’adultera e la Maddalena dal porre la felicità solo in una creatura;
fece piangere Pietro dopo il tradimento,
e assicurò il Paradiso al ladrone pentito.
Fa’ che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé la parola che dicesti alla samaritana:
Se tu conoscessi il dono di Dio!
del Dio che manifesta la sua onnipotenza soprattutto
con il perdono e la misericordia:
fa’ che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile di Te,
suo Signore, risorto e nella gloria.
Hai voluto che i tuoi ministri fossero anch’essi rivestiti di debolezza per sentire giusta
fa’ che chiunque si accosti a uno di loro si senta atteso, amato e perdonato da Dio.
perché il Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia del Signore
e la tua Chiesa con rinnovato entusiasmo possa portare ai poveri il lieto messaggio
proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà e ai ciechi restituire la vista.
a te che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.
Amen
Vicenza, 8 settembre 2015