VEGLIA ECUMENICA DI PREGHIERA PER LA PACE, LA GIUSTIZIA E LA SALVAGUARDIA DEL CREATO, Santuario di Monte Berico, 28 ottobre 2023

VEGLIA ECUMENICA DI PREGHIERA PER LA PACE, LA GIUSTIZIA E LA SALVAGUARDIA DEL CREATO

Santuario di Monte Berico, 28 ottobre 2023

Letture: Am 5,1-24; Mt 6,25-33

 

Il profeta Amos, rivolge una parola scomoda al popolo di Israele. I commentatori hanno sottolineato come alcuni versetti di quelli che abbiamo ascoltato hanno il tono del canto funebre su Israele paragonato a una giovane donna morta.

Perché il popolo cerca Dio ora nel santuario di Betel, ora a Galgala dove avvenne l’unzione del primo re d’Israele Saul o a Bersabea un’altra città posta nella parte meridionale più volte distrutta e ricostruita. Il popolo cerca un luogo significativo nel quale incontrare il Dio che lo ha scelto in mezzo a tutti i popoli.

Dove allora cercarlo? Infatti il profeta sottolinea: cercate il Signore se volete vivere.

Neppure nelle feste religiose o le assemblee solenni! Perché sono in contraddizione con ciò che il popolo compie.

Voi odiate in tribunale chi vi accusa di ingiustizia e dice la verità. Persone giuste sono state eliminate perché volevano portare a galla la verità di coloro che commettevano ingiustizie eliminando con violenza coloro che disturbavano mafia e camorra: Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, don Pino Puglisi, don Beppino Diana… una parola scomoda fino ai nostri giorni.

Voi opprimete i poveri e portate via parte del loro grano. Stiamo lasciando senza cibo milioni di persone a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il grano non giunge a destinazione lasciando morire di fame soprattutto anziani e bambini. Ma ai paesi che noi consideriamo poveri, ricchi di materie prime e di molti altri beni necessari per vivere, stiamo sottraendo senza tanti scrupoli di coscienza ciò che spetta a loro. Noi, per sostenere la nostra ricchezza continuiamo ad impoverirli.

Avete costruito belle case ma non le abiterete. Quante case, appartamenti, villette non abitiamo e impediamo a chi è senza casa di poterli utilizzare. Certamente vi è un sistema legislativo che non favorisce la concessione di un affitto. Ma si realizzano anche per noi le parole del profeta: avete costruito belle case ma non le abiterete.

Voi tormentate l’uomo giusto, accettate ricompense illecite e impedite ai poveri di ottenere giustizia in tribunale. Quante volte papa Francesco ha denunciato la corruzione di coloro che gestiscono il potere presente in tante parti del mondo. È la corruzione di uomini posti a governare che impedisce che persino gli aiuti di tante organizzazioni umanitarie giungano davvero a destinazione e non si perdano nei rivoli dell’arricchimento di poche famiglie legate al potente di turno.

Dove cercare Dio? Occorre cercare Dio lasciando scorrere come acqua di sorgente il diritto e come un torrente sempre in piena la giustizia. Così papa Francesco: «Dio vuole che regni la giustizia, che è essenziale per la nostra vita di figli a immagine di Dio come l’acqua lo è per la nostra sopravvivenza fisica. Questa giustizia deve emergere laddove è necessaria, non nascondersi troppo in profondità o svanire come acqua che evapora, prima di poterci sostenere. Dio vuole che ciascuno cerchi di essere giusto in ogni situazione, che si sforzi sempre di vivere secondo le sue leggi e di rendere quindi possibile alla vita di fiorire in pienezza. Quando cerchiamo prima di tutto il regno di Dio (cfr Mt 6,33), mantenendo una giusta relazione con Dio, l’umanità e la natura, allora la giustizia e la pace possono scorrere, come una corrente inesauribile di acqua pura, nutrendo l’umanità e tutte le creature» (Messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, 1 settembre 2023).

È di questa giusta relazione con Dio che Gesù ci ha consegnato invitandoci ad avere uno sguardo contemplativo sulle realtà del creato: gli uccelli del cielo, i fiori del campo. Noi facilmente ci attacchiamo alle cose materiali e a quanto il creato il creato ci dona divenendone predatori. Questo atteggiamento ha inquinato la nostra acqua che disseta e sta inquinando l’aria che respiriamo ogni giorno.

Ed è questo stesso atteggiamento predatorio nei confronti di uomini, donne, anziani e bambini ad alimentare le guerre e la produzione di armamenti. Alimenta l’odio dei terroristi e la vendetta di chi subisce violenza.

Per questo, noi credenti in Cristo, di confessioni diverse, siamo riuniti in preghiera per lasciarci toccare il cuore da Colui che ci ha creati e lasciarci guarire lo sguardo sulla nostra casa che è il pianeta per imparare a contemplarlo come ha fatto Gesù.

E così, insieme, cercare prima di tutto il regno di Dio e la sua giustizia contro ogni forma di corruzione. Ed essere un segno di speranza in questa “ora buia” della nostra storia.

Alla Madonna che veneriamo qui sul Monte Berico affidiamo con papa Francesco il nostro desiderio di pace per i popoli del Medio Oriente e per tutte le popolazioni che subiscono violenze sempre più efferate della guerra:

Madonna di Monte Berico «Il popolo fedele ti chiama aurora della salvezza: Madre, apri spiragli di luce nella notte dei conflitti. Tu, dimora dello Spirito Santo, ispira vie di pace ai responsabili delle nazioni. Tu, Signora di tutti i popoli, riconcilia i tuoi figli, sedotti dal male, accecati dal potere e dall’odio. Tu, che a ciascuno sei vicina, accorcia le nostre distanze. Tu, che di tutti hai compassione, insegnaci a prenderci cura degli altri. Tu, che riveli la tenerezza del Signore, rendici testimoni della sua consolazione. Madre, Tu, Regina della pace, riversa nei cuori l’armonia di Dio. Amen» (Preghiera per la pace, 27 ottobre 2023).

† vescovo Giuliano