“Chiamati a vegliare. Come un meraviglioso poliedro”

Un poliedro di oltre 800 persone in cattedrale per pregare per le vocazioni - Guarda le foto

“Chiamati a vegliare. Come un meraviglioso poliedro” è il tema della 60° giornata mondiale di preghiera per le vocazioni che ha connotato la veglia di sabato 6 maggio in cattedrale a Vicenza.

Proprio come un poliedro si presentavano gli oltre 800 partecipanti alla preghiera con il Vescovo Giuliano: in larga maggioranza giovani con i loro educatori, con una pluralità di provenienze e appartenenze. Rispondere ad una vocazione è possibile “perché è una risposta all’amore” ha ripetuto più volte il Vescovo, come ha fatto Anna, una giovane di 24 anni, di Breganze (VI), che durante la veglia ha portato la propria testimonianza raccontando di quell’incontro che le ha cambiato la vita. Anna nella notte dello scorso sabato santo ha ricevuto il Battesimo. Nata da madre cattolica e padre musulmano, ha maturato gradualmente la sua adesione alla fede cattolica, fino a chiedere di riceverne i sacramenti.

Alla celebrazione in cattedrale erano presenti anche i “partenti scout”, cioè gli scout che si apprestano ad una scelta definitiva nel loro cammino associativo e che mons. Brugnotto ha salutato augurando loro di avere “cuori e mani aperti”, prima di aggiungere il tradizionale saluto “buona strada”, un’attenzione apprezzatissima dai numerosi e colorati gruppi scout.

Il secondo gruppo che si è presentato nella veglia vocazionale è stato quello dei giovani di quinta superiore che in alcune parrocchie della diocesi si avviano a vivere la Professione pubblica di fede. “Avete avuto un bel coraggio a fare questo passo, perché non è da tutti”, ha detto loro sorridendo il vescovo di Vicenza, che ha aggiunto “una professione di fede è una risposta d’amore. Vivete questo tempo come un tempo di scoperta”.

È venuto quindi il momento dei giovani in ricerca vocazionale nel cammino diocesano del gruppo Sichem. A loro mons. Brugnotto ha consigliato, in questo percorso di ricerca della felicità (che è anche un cammino di inquietudine) di affrontare tutto con l’invito a “non temere” che Gesù rivolge ai suoi discepoli, anche con l’aiuto della guida spirituale che hanno scelto.

Dai giovani che si stanno orientando nelle scelte della vita, si è passati ai giovani che vivranno la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona nel prossimo mese di agosto. Saranno 500 circa da tutta la diocesi. Il Vescovo ha ricordato loro che “sarà un viaggio impegnativo, ma che sono proprio le cose impegnative a dare più frutto”! Ai “Giovani per la missione” invece, è stato riservata una speciale benedizione in cui è risuonata la recente visita del Vescovo in Brasile “perché, anche per esperienza personale, un viaggio missionario è sempre un rischio, ma è il rischio di lasciarsi incontrare dal volto di Gesù nei poveri. Vorremmo che il cuore della chiesa di Vicenza battesse non solo qui, ma anche nelle terre di missione dove sono all’opera tanti sacerdoti, laici, consacrati”.

L’ultimo gruppo che ha salutato il vescovo Giuliano è stato quello delle coppie dei fidanzati, avviati ad una scelta definitiva, ai quali è stato augurato di vivere un amore fecondo e creativo e di essere veramente felici.

 

In questa serata speciale, in una Cattedrale stracolma di giovani come non si vedeva da tempo, ogni gruppo ha mostrato il proprio colore stendendo un drappo sulla scalinata della cattedrale e tutti insieme hanno composto un poliedro, nel quale ogni colore diventa necessario per la bellezza degli altri.

Una sorta di poliedro, frutto sempre dell’amore, è in fondo ogni vocazione, descritta dal Vescovo facendo riferimento all’incontro tra la donna samaritana e Gesù al pozzo di Giacobbe: “come per lei, anche per noi la vocazione è una grazia per vivere la missione che il Signore ci affida in questo mondo: nel costruire una famiglia, nel vivere con gioia la professione lavorativa, nel servire la chiesa e il mondo come preti e missionari, nell’attestare che la sorgente dell’amore è Dio come monache, religiose, consacrate…”

L’ultimo momento forte della veglia vocazionale ha visto il rito dell’Ammissione di due alunni del seminario diocesano, Luca Dalla Costa di Schio (VI) ed Emanuele Zonato di San Bonifacio (VR). È il primo passo ufficiale che manifesta la volontà di questi due giovani di proseguire il cammino verso l’ordinazione sacerdotale e il riconoscimento da parte della Chiesa della bontà della loro vocazione.