DIRITTI UMANI UNIVERSALI

MURI DISUMANI DI FILO SPINATO E LA NOSTRA COSCIENZA DI CITTADINI EUROPEI

Contro i muri d’acqua, di filo spinato, di cemento, delle risposte emergenziali: Ponti di solidarietà.

Venerdì 10 dicembre ore 18:00: areopago del Centro Culturale San Paolo Viale Ferrarin, 30 – 36100 Vicenza (obbligo greenpass)

Sarà possibile seguire anche in streaming sul canale YouTube della Diocesi di Vicenza https://youtu.be/iCLfkYE3_Lk oppure tramite google meet a questo indirizzo: https://meet.google.com/jux-wyyr-dsn

 

Il Papa a Cipro, a Lesbo e ad Atene, con parole accorate, ha richiamato l’attenzione del mondo sui tanti Muri innalzati da paesi ricchi contro chi è più povero, contro chi è diverso, contro chi viene indicato come nemico, contro i migranti. Papa Francesco ha definito i Muri “il naufragio della civiltà”, specificando: “Quando i poveri vengono respinti, si respinge la pace”.

Muri di cemento, d’acqua, di filo spinato,

Sparsi nei vari continenti, si contano ben 63 Muri ( il più famoso quello al confine USA-Mexico; ma ce ne sono  molti in Asia, in Israele, in Grecia-Turchia, nel NordAfrica a Ceuta Melilla, lungo i Balcani, tra Polonia e Bielorusia; addiirittura ben 12 paesi europei hanno chiesto finanziamenti europei per costruire Muri, senza contare il Mediterraneo usato come Muro “contro” e diventato ormai “ un freddo cimitero senza lapidi”) che segnano le disuguaglianze tra Nord e Sud del mondo, disuguaglianze aggravate dagli interessi economici.geopolitici-militari, dalla scarsa vaccinazione contro il Covid e dai disastri naturali dovuti ai cambi climatici.

Ma contro i migranti ci sono anche i Muri (sono sempre parole del Papa): “ delle paure, lo sciabordio delle indifferenze”. Inoltre proseguono le risposte politiche emergenziali, le sanatorie inconcluse, le norme farraginose, le lungaggini burocratiche, le fake news nei media, le ondate di irrazionalità).

Siamo al 10 dicembre, 73° anniversario della Dichiarazione Onu dei Diritti Umani ed è ormai una tradizione vicentina non tanto “celebrare” questo evento, quanto riflettere attualizzandone il messaggio, nel nostro contesto europeo ed italiano. Lo facciamo anche quest’anno con un incontro, organizzato dall’Ufficio Migrantes, ne quadro dell’Ambito della Prossimità, in ordinazione con un folto gruppo di istituzioni rappresentative della società civile.

L’incontro sarà un dialogo, non astratti tuttologi, quanto con sette (7) operatori di campo.

I sette interventi costituiscono l’aggiornamento 2021 rispetto ai temi trattati negli incontri annuali precedenti e affrontano aspetti tra loro complementari. L’omogeneità del tutto è legata non solo dal filo rosso dell’indignazione di cittadini e di educatori per il contrasto tra i Diritti Umani Universali e i Muri disumani (fisici, politici e simbolici, tra l’altro del tutto inefficaci a contrastare i flussi)  ma anche e soprattutto dal filo rosso di un rinnovato, efficace, impegno civico( Diritti umani come indicatore di civiltà, corridoi umanitari, salvataggi, diritti di cittadinanza, accoglienza degna, solidarietà e coesione sociale) degli operatori e delle associazioni promotrici.