Il Vescovo ai ministri straordinari della Comunione: “Uomini e donne che portano una fiaccola accesa”

Giovedì 30 maggio l'incontro in cattedrale prima della Messa del Corpus Domini

“Penso a voi come a uomini e donne che portano una fiaccola accesa, cioè la luce della fede che anima l’intera esistenza”. Il vescovo Giuliano ha iniziato così la riflessione proposta ai numerosi ministri straordinari della Comunione nell’incontro che ha preceduto la Messa del Corpus Domini nel tardo pomeriggio del 30 maggio in cattedrale. L’immagine della fiaccola ha permesso a mons. Brugnotto di sottolineare l’importanza di alimentare nel il rapporto personale con il Signore la stessa fiaccola perché “possiamo essere un segno luminoso nella misura in cui la luce abita il nostro cuore”, ha motivato ancora. L’altra sottolineatura affidata ai ministri straordinari per il ministero ricevuto è stata la mobilità di questa fiaccola, che “non sta ferma, ma illumina la comunità durante le celebrazioni e portando l’Eucarestia agli ammalati”, ha detto mons. Brugnotto.

In conclusione, il Vescovo ha affidato due intenzioni particolari ai ministri: la prima è la preghiera e la partecipazione per il cammino  diocesano che sta impegnando già da alcuni mesi tutta la diocesi nella riflessione per un rinnovamento e che si avvia verso un’assemblea diocesana programmata per febbraio 2025; la seconda è il giubileo ordinario della Chiesa da vivere con la virtù della speranza, come ha indicato Papa Francesco. Sarebbe una virtù più spenta, ma che secondo mons. Brugnotto viene ben espressa proprio dai ministri straordinari della Comunione, che al termine di questo momento iniziale hanno rinnovato gli impegni del ministero loro affidato.

Nell’omelia della Messa il Vescovo ha ripreso il tema della solennità celebrata, il Corpo e Sangue di Cristo, declinandolo dalle letture dell’Antico e del Nuovo Testamento ascoltati anche in temi attuali. “Il sangue è il segno della vita che scorre, contrariamente ad un corpo morto dove non scorre più”, ha sottolineato mons. Brugnotto per spiegare la forza vitale di questo elemento, che prima di Cristo era collegato soprattutto agli animali offerti in sacrificio. Dopo la morte in croce di Cristo, sacrificio definitivo, invece non è più necessario offrire altri sacrifici, come si legge nella Lettera agli Ebrei. Il vescovo ha quindi declinato il tema del corpo anche spiegando la proposta del Festival di Pastorale Giovanile di sabato 1 giugno e che vuol annunciare a tutti i giovani un tema straordinario: “templi distrutti, corpi risorti” con riferimento ad una citazione del Signore Gesù la sacralità dei corpi umani. “Ci sono templi come quelli dell’apparire e del divertimento, che poco per volta ripiegano su se stessi, ma c’è un tempio, quello del corpo umano nel quale è stato soffiato lo Spirito di Dio Creatore, che anela alla fraternità ed all’eternità”, ha spiegato mons. Brugnotto. E’ un corpo destinato al dono, alla relazione, alla carità, alla fraternità universale, fino al completo dono di sé, come è stato per esempio per padre Pino Puglisi.

Alla celebrazione spiccava anche la presenza di numerosi volontari dell’UNITALSI della sottosezione di Vicenza, ormai alla vigilia della partenza per Lourdes per il tradizionale pellegrinaggio diocesano che inizierà domenica 2 giugno, e i membri dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che normalmente accompagnano il Santissimo Sacramento nella processione del Corpus Domini. A causa del maltempo, non è stato possibile andare al tempio di san Lorenzo in processione e si è conclusa la Messa in cattedrale, dopo l’adorazione Eucaristica.

Naike Monique Borgo