Il vescovo Giuliano incontra gli amministratori del territorio della diocesi

Venerdì 22 dicembre al Centro Diocesano Onisto

Nel pomeriggio di venerdì 22 dicembre il Vescovo Giuliano ha incontrato al Centro Diocesano Onisto le autorità civili del territorio della diocesi di Vicenza, che si estende prevalentemente nella Provincia omonima, ma in parte anche in quelle di Padova e Verona. È la prima volta che un vescovo della Diocesi berica promuove un momento di riflessione e scambio di auguri con le istituzioni civili. Erano presenti il Prefetto di Vicenza, Salvatore Caccamo, il Presidente della Provincia di Vicenza, Andrea Nardin, e l’On. Maria Cristina Caretta, Vice Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, mentre erano quasi cinquanta i presenti tra sindaci e consiglieri.

Mons. Brugnotto ha sottolineato subito il suo desiderio di incontrare i referenti delle istituzioni locali per lo scambio di auguri natalizi, ma soprattutto perché fosse un momento di condivisione “per la presenza di aspetti trasversali che ci coinvolgono tutti”. Ha quindi spiegato la riflessione che la diocesi sarà chiamata a vivere dal mese di gennaio 2024 e che riguarderà il modo di vivere le relazioni, per le quali il Vescovo ha spiegato esserci a livello sociale una grande fatica rispetto alla qualità relazionale, e l’organizzazione territoriale della diocesi, processo avviato da tempo.

Il vescovo Giuliano ha poi fatto riferimento al tema della prossima Settimana Sociale dei cattolici in Italia, “Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro”, appuntamento che si svolgerà a Trieste nel prossimo mese di luglio e che mette l’accento “sulla partecipazione alla vita, all’Europa, al mondo e che chiedono a tutti di riappropriarci di una visione. Avere una visione è quello che i giovani ci chiedono, anche come Chiesa”, ha proseguito mons. Brugnotto ammettendo anche la distanza che i giovani hanno nei confronti della Chiesa, soprattutto come istituzione perché non sentono di poter essere coinvolti direttamente. “Come Chiesa ci sentiamo corresponsabili nel ricostruire la partecipazione”, ha continuato il Vescovo, “occorre dare ascolto a tutti e vedere la persona come tutto in un tutto. È il modo in cui guardiamo al “noi comunitario” che descrive uno stile con cui partecipiamo e voi ne siete testimoni perché la partecipazione riguarda tanto il versante politico quanto la dimensione ecclesiale”. “L’educazione come esperienza creativa, ed in particolare l’educazione alla partecipazione, è un aspetto decisivo che sento molto caro”, ha concluso il vescovo Giuliano.

Il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, ha portato quindi un saluto facendo memoria della positiva esperienza vissuta la scorsa estate per la gestione dell’emergenza migranti, che ha trovano nella Diocesi, e nella persona del Vescovo in particolare, un interlocutore attento ed attivo. Possamai ha quindi sottolineato che una relazione solida tra istituzioni laiche e religiose aiuta molto, soprattutto nei momenti di crisi.

Andrea Nardin, Presidente della Provincia di Vicenza, ha confermato la bontà dell’incontro promosso dal Vescovo e la volontà di “creare un dialogo con i luoghi che ci hanno visti crescere”. Nardin si è poi augurato che vi siano presto altre occasioni simili d’incontro, senza aspettare il prossimo Natale, perché “sono occasioni che creano dialogo”.

Il dott. Salvatore Caccamo, Prefetto di Vicenza, ha spiegato che “l’incontro con il Vescovo è stato un po’ come tornare a scuola quando ci davano i compiti per casa, perché Lei (vescovo, ndr) ci ha fatto riflettere sul nostro ruolo nel territorio”. Riprendendo l’esempio dell’emergenza migranti citata, il Prefetto ha sottolineato quanto sia fondamentale la collaborazione di tutto il tessuto sociale del territorio e che “la strada giusta è quella della sinergia per realizzare condizioni di vita migliori per tutta la collettività”.

Al termine del dialogo, il Vescovo ha voluto offrire ai presenti una copia dell’Esortazione Apostolica Laudate Deum di Papa Francesco, per continuare a lavorare insieme per il bene comune.