QUARANTA GIORNI DI TEMPO PER SCOPRIRE UN NUOVO ORIZZONTE DI SENSO(Messaggio del Vescovo per la Quaresima, 18 febbraio 2015)

Carissimi Fratelli e Sorelle
La Quaresima è un tempo di conversione e rinnovamento spirituale per ogni singolo fedele da vivere personalmente, in famiglia e nella propria comunità. Si apre con il mercoledì delle Ceneri che ci ricorda la dinamica di fondo della vita cristiana, il suo continuo rinnovamento nella conversione, il tornare a Dio con tutto noi stessi: con il cuore, la mente e il corpo. Convertirsi vuol dire cambiare e trasformarsi, scoprire un nuovo orizzonte di senso, ma anche volgersi e tornare. Le frenesie e seduzioni, le cadute e gli errori cui siamo esposti induriscono il cuore, ci deviano dalla strada della vocazione che abbiamo ricevuto e ci allontanano da Dio e dai fratelli. Abbiamo bisogno che il nostro cuore di pietra torni ad essere un cuore di carne.
Ricevendo le ceneri sul capo ci sentiremo dire: “Convertiti e credi al Vangelo”. Il primo augurio che vi rivolgo è che la Quaresima sia un tempo in cui possiate mettere al centro la Parola di Dio che “Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l ho mandata.” (Is 55,10-11).
 Abbiamo tante occasioni per leggerla e ascoltarla. Anzitutto nell’Eucarestia domenicale: diamo maggior attenzione all’ascolto della Parola proclamata e impegniamoci a meditarla personalmente con cura. Chi presiede ce la spiega nell’omelia ma noi possiamo andare oltre portandocela a casa e meditandola nella quotidianità, mettendola a confronto con la vita e gli accadimenti quotidiani. Penso anche al sussidio  preparato dalla Diocesi e diffuso nelle parrocchie per la preghiera in famiglia. La Parola, poi, possiamo ascoltarla in qualunque luogo nelle numerose proposte di Radio Oreb e leggerla nella quiete della sera se mettiamo il Vangelo in vista tanto quanto lo è il televisore in casa nostra.
Papa Francesco nel suo messaggio per la Quaresima 2015 mette al centro della sua riflessione la “globalizzazione dell’indifferenza”. Affermando che Dio non è indifferente al mondo ma lo ama fino a dare il suo Figlio per la salvezza di ogni uomo, ci ricorda che l’indifferenza non ci permette di vivere pienamente l’amore verso i fratelli e le sorelle, in particolare verso coloro che sono nella sofferenza e nel bisogno. La carità è uno strumento possibile a tutti, perché nessuno è così povero da non aver nulla dare agli altri, per cambiarci e per cambiare il mondo. Sia dunque una carità che ha come misura il bisogno dell’altro e non si limiti a dare il superfluo. Superiamo l’indifferenza per cogliere le differenze che feriscono perché esprimono disuguaglianze, ingiustizie, muri di separazione. Un Pane per Amor di Dio è l’iniziativa diocesana che ci viene proposta ogni Quaresima in parrocchia, raccoglie fondi che sostengono le nostre missioni nelle opere di promozione umana e caritativa. Però non sia solo il denaro la nostra carità, ma anche un agire concreto verso il prossimo: è questo che riempie subito il cuore di gioia. “Dov’è tuo fratello?” è la domanda che Dio pone a Caino dopo l’omicidio di Abele. Non rispondiamo con indifferenza “Sono forse io il custode di mio fratello?”: se onestamente consideriamo la nostra esistenza ci accorgiamo che siamo costantemente custoditi dagli altri.
Attendo di entrare con voi in questa Quaresima per scoprire di essere custoditi da Dio, per sentire la sua misericordia e lasciarci risuscitare ad una novità che innervi efficacemente la nostra vita personale, familiare, ecclesiale.
Che il Signore benedica questo nostro desiderio.
 

† Beniamino Pizziol
Vescovo di Vicenza